Il fattore specifico di rischio da esposizione ad atmosfere iperbariche è introdotto dal Decreto Legislativo 81/08. Tale aspetto viene inserito tra i fattori di rischio fisici nel Titolo VIII:
SOMMOZZATORI IN SERVIZIO LOCALE
SUBACQUEI DI BASSO E ALTO FONDALE
SUBACQUEI ADDETTI AD ATTIVITA’ RICREATIVE
SUBACQUEI DEI CORPI DELLO STATO
RICERCATORI SUBACQUEI
PESCATORI SUBACQUEI PROFESSIONALI
ALTRE ATTIVITA’ SUBACQUEE
TECNICI E MEDICI IPERBARICI
L’esposizione ad atmosfere iperbariche fa sì che il gas inerte, presente nella miscela respiratoria che non prende parte agli scambi metabolici, passi nei tessuti del lavoratore. Quando egli torna alla pressione di partenza il gas inerte deve nuovamente tornare all’ambiente. Questo può essere un evento potenzialmente rischioso che deve essere reso compatibile con un lento rilascio del gas stesso.
Di seguito viene proposto un elenco delle patologie collegate al rischio iperbarico (vai alla descrizione):
1) Ipossia
2) Avvelenamento da CO
3) Ipercapnia (CO2)
4) Tossicità dell’ossigeno (O2)
5) Narcosi d’azoto (N2) (detto anche “effetto Martini”)
6) Iperventilazione
7) Dispnea
8) Enfisema
9) Pneumotorace
10) Sovradistensione gastro-intestinale
11) Barotrauma
12) Annegamento
13) Ipotermia o ipertermia
14) Embolia gassosa arteriosa (EGA)
15) Patologia da decompressione
16) Osteonecrosi iperbarica
17) Effetti neurologici
18) Effetti sul DNA