Il rapporto tecnico UNI ISO/TR 18570:2018 ha introdotto, per la valutazione dei soli effetti vascolari dovuti alle HAV, un metodo supplementare che integra quello proposto dalla norma UNI EN ISO 5349-1:2004, fermo restando il ruolo di quest’ultimo documento come riferimento primario, in quanto citato direttamente nel testo del D.Lgs. 81/2008.
Il metodo descritto nel rapporto tecnico UNI ISO/TR 18570:2018 introduce una nuova curva di ponderazione , la quale mostra un ampio massimo per frequenze comprese tra 20 e 400 Hz. Si tratta di frequenze assai più elevate di quelle, comprese tra 6 e 25 Hz, alle quali si osserva il picco della curva di pesatura contenuta nella UNI EN ISO 5349-1:2004 (vedi Figura 1).
Figura 3 - Curve di ponderazione a confronto. In rosso la curva definita nella norma tecnica UNI EN ISO 5349-1 e in blu la curva di ponderazione definita nel rapporto tecnico ISO/TR 18570
Nel rapporto tecnico UNI ISO/TR 18570:2018 viene utilizzato come descrittore di esposizione la quantità denominata “Esposizione giornaliera a vibrazioni”. La quantità è sostanzialmente una dose di vibrazioni e si ottiene con la seguente equazione:
nella quale:
è il numero delle lavorazioni che espongono a vibrazioni durante la giornata lavorativa
è il valore totale di vibrazione (in ms-2) per la -esima lavorazione, calcolato come
dove:
rappresentano le tre componenti assiali delle accelerazioni ponderate secondo la curva di ponderazione
è la durata (in secondi) della singola lavorazione.
Nel rapporto tecnico UNI ISO/TR 18570 si indicano come riferimento per l’insorgenza ed il successivo sviluppo di dito bianco da vibrazioni per valori di compresi tra 1150 e 1750 ms-1,5. Tali valori possono dunque essere interpretati come limiti espositivi per valutazioni secondo questa metodica. Indagini condotte su decespugliatori, motoseghe, smerigliatrici con valori di inferiori al valore limite di 5 ms-2 per esposizioni comprese tra 6 ore ed 8 ore, è emerso che, applicando il nuovo descrittore individuato dal rapporto tecnico UNI ISO/TR 18570, il superamento del valore limite espositivo avviene dopo appena 15 – 20 minuti di esposizione.
Questa rilevante differenza scaturisce dal fatto che la curva di ponderazione pesa le alte frequenze tipiche di questi utensili molto di più della curva di ponderazione . Alla luce della possibile forte sottostima del rischio vascolare in particolare nella valutazione dell’esposizione a strumenti vibranti a frequenze caratteristiche dell’ordine di 40 – 200 Hz qual ad esempio motoseghe, seghetti alternativi, decespugliatori, strumenti a percussione etc., si raccomanda di affiancare sempre alla metodica di valutazione del rischio illustrata nella norma UNI EN ISO 5349-1, la metodica proposta dal rapporto tecnico UNI ISO/TR 18570. In particolare, si consiglia che nella relazione tecnica vengano forniti anche:
-i valori delle accelerazioni assiali ponderate secondo la curva ;
- il valore di vibrazione totale di vibrazione di ogni singola lavorazione;
- l’esposizione
In attesa di un auspicabile adeguamento dei criteri valutativi attualmente in vigore, l’utilizzo di questa informazione rappresenta un valido strumento per migliorare la gestione della prevenzione dei disturbi vascolari e determinare le opportune misure correttive (ad esempio ricorrendo all’utilizzo dei guanti antivibranti, generalmente molto efficaci a frequenze medio-alte) anche nei casi in cui si riscontrino valori di esposizione a vibrazioni inferiori ai livelli di azione prescritti dalla vigente normativa.
Si veda anche la sezione 2.5.9 del testo “La valutazione del rischio vibrazioni”, INAIL 2018.
Per ulteriori approfondimenti scarica report da PAF - Vibrazioni- Documentazione