L’assegnazione della classe di rischio per ogni lavoratore avviene sulla base del descrittore di rischio (LEX o Lpicco,C) che lo colloca nella classe più elevata, valutato a partire dalle misure condotte a 10 cm dall’orecchio ed in assenza di otoprotettori.
Ricordiamo che le classi di rischio, in ordine crescente, sono:
al di sotto dei valori di azione inferiori di azione;
tra i valori inferiori ed i valori superiori di azione;
maggiore dei valori superiori di azione.
L’interpretazione prima esposta, oltre a confermare la consolidata prassi derivante dal D.Lgs.277/91, è confortata anche dalla lettura dell’art.3, comma 1, della Direttiva 2003/10/CE che (in modo più esplicito rispetto al recepimento italiano) indica come i valori limite e di esposizione che fanno scattare l’azione sono posti in relazione disgiuntamente con il livello di esposizione giornaliero al rumore e alla pressione acustica di picco.