Un ambiente outdoor è una fattispecie particolare di ambiente termico vincolato, per il quale va sempre effettuata una valutazione del rischio microclima.
In ambienti outdoor, come in generale negli ambienti vincolati, è per definizione impossibile operare significative modifiche nei parametri fisici ambientali che caratterizzano l’esposizione. A fronte dell’esito della valutazione del rischio, andranno dunque predisposte opportune procedure di lavoro che permettano di ridurre al minimo i rischi connessi all’esposizione ad ambienti termici caldi/freddi (vedi FAQ D.5).
In genere per lavorazioni all'aperto o in ambienti chiusi non climatizzati le cui condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni termoigronometriche esterne, è sempre necessario effettuare un'attenta valutazione del rischio microclima, finalizzata all’attuazione di appropriate misure di tutela all’insorgere di condizioni di criticità legate al caldo (FAQ D.5). Nel caso di impiego di DPI impermeabili, tute in tyvek etc. andrà effettuata sempre una valutazione specifica, in relazione alla attività svolta.
In una fase di valutazione preliminare, al fine di individuare le condizioni di insorgenza di criticità, e predisporre un adeguato piano d’azione, a partire dalla tutela dei soggetti sensibili, è possibile utilizzare l’ indice di calore” (’Heat Index) che richiede la conoscenza di temperatura ed umidità dell’aria, valutabili rendendo disponibile un termoigrometro sul luogo di lavoro, ovvero – in sede di valutazione previsionale - utilizzando i dati storici per il sito in esame. Esso rappresenta un indice semplificato, che combina la temperatura dell’aria e l’umidità relativa restituendo il valore di una temperatura apparente ovvero una stima del caldo percepito. Sulla base dell’indicatore vengono individuate 3 fasce di rischio (giallo/arancione/rosso) e le corrispondenti misure di tutela da prevedere.
Il foglio di calcolo che ne consente la valutazione è scaricabile dal Portale Agenti Fisici https://www.portaleagentifisici.it/fo_microclima_metodiche.php?lg=IT.
E’ possibile procedere a valutazioni previsionali più approfondite, e stabilire le condizioni di temperatura ed umidità relativa che - se riscontrate sul posto di lavoro - determinano valori dell’indice PHS [11] critici, che richiedono l’attuazione di misure di prevenzione dello stress termico, in relazione alle differenti attività svolte, utilizzando il calcolatore on line PHS disponibile sul Portale Agenti Fisici alla sezione Microclima.
Anche in questo caso l’uso di un semplice termoigrometro sul posto di lavoro consentirà di individuare l’insorgenza di condizioni termiche critiche e la necessità di attivare il piano di prevenzione del rischio predisposto (FAQ D.5)
Si ricorda in merito che il parametro WBGT che è usato ai fini della valutazione del rischio è utilizzabile per prevenire il rischio termico solo per soggetti che non siano in condizioni di vulnerabilità termica. Per i soggetti vulnerabili, anche in presenza di rischio basso (aree in giallo) andranno previste ed attuate misure di tutela ad hoc. Stesso criterio è da applicarsi nel caso di lavorazioni che richiedano l’impiego di DPI impermeabili od indumenti da lavoro pesanti.
Microclima outdoor Freddo
La valutazione dello stress da freddo va effettuata utilizzando l’indice IREQ [5], che potrà essere valutato utilizzando il calcolatore disponibile sul Portale Agenti Fisici alla sezione microclima.
Anche in questo caso la disponibilità di un termoigrometro sul luogo di lavoro consentirà la verifica dell’insorgenza di condizioni di criticità rilevate in fase preliminare e la conseguente attuazione del piano di prevenzione del rischio da microclima freddo.