Le correnti di contatto costituiscono uno dei meccanismi di accoppiamento indiretto tra CEM e soggetti esposti.
Una corrente di contatto può manifestarsi quando una persona entra in contatto con un oggetto conduttore, come per esempio una struttura metallica, che – pur non essendo direttamente sotto tensione – si trova a potenziale elettrico diverso da quello del proprio corpo. Questo può succedere in vari modi, quando il corpo oppure l’oggetto sono esposti ad un campo elettrico esterno; la situazione più pericolosa si ha quando una persona non ben isolata da terra tocca un oggetto conduttore di grandi dimensioni, elettricamente non ben connesso a terra ed esposto ad un intenso campo elettrico. L’intensità della corrente di contatto è proporzionale all’intensità del campo e alla frequenza e può dipendere dalle dimensioni dell’oggetto conduttore, dalla taglia della persona, dall’area di contatto e dalle modalità con cui entrambi sono collegati o accoppiati a terra.
Non esistono ad oggi procedure standard per la valutazione del rispetto dei VA per le correnti di contatto. Sono disponibili in commercio specifici strumenti di misura, ma il loro utilizzo è ancora poco diffuso e non completamente validato. Informazioni generiche sono fornite nella norma tecnica CEI EN 50413, che raccomanda di effettuare le misure nelle posizioni di esposizione usuali o comunque accessibili al lavoratore. In attesa della definizione di pertinenti buone prassi o norme tecniche, si potrà ragionevolmente escludere il manifestarsi di correnti di contatto di rilievo protezionistico attraverso l'adozione di semplici misure organizzative, quali la rimozione di oggetti conduttori inutili (soprattutto quelli di grandi dimensioni) in prossimità della sorgente e nell’area ove si riscontrano elevati livelli di campo elettrico.
Al fine di prevenire il rischio da correnti di contatto, è pertanto indispensabile formare il personale su questo aspetto specifico e sulla necessità di evitare l’introduzione di oggetti metallici in prossimità della sorgente CEM, ovvero – in primo luogo – nell’area ad accesso regolamentato, dove non si può escludere il superamento dei VA inferiori. Si ricorda, per altro, che la conformità ai VA inferiori non garantisce che dette correnti siano inferiori ai rispettivi limiti.
Qualora non possa essere escluso il rischio da correnti di contatto, è opportuno indicare – nell'ambito della valutazione – le misure specifiche da adottare, quali la messa a terra degli oggetti di lavoro, il collegamento elettrico dei lavoratori con gli oggetti stessi nonché, se del caso, l’utilizzo di scarpe, guanti isolanti e indumenti protettivi per i lavoratori la cui mansione comporti il possibile contatto con oggetti conduttori (non in tensione) esposti al campo elettrico. Sarà inoltre opportuno verificare le corrette condizioni di installazione delle macchine sotto il profilo della sicurezza elettrica.