La valutazione del livello di esposizione a radiazioni ottiche ai sensi del capo V titolo VIII del D.lgs 81/08 può essere effettuata mediante misure o calcoli utilizzando le definizioni delle grandezze dosimetriche di interesse protezionistico descritte all'allegato XXXVII.
Il foglio di calcolo qui presentato vuole essere uno strumento di ausilio data la complessità delle formule riportate nel suddetto allegato.
Il foglio viene messo a disposizione con celle bloccate. In ogni caso per una verifica della sua integrità viene fornito anche il pdf dove sono visibili i valori impostati ed i risultati ottenuti.
Il foglio è diviso in due parti:
Radiometria
Questa parte si occupa di effettuare alcune operazioni sulle grandezze dell'allegato XXXVII, normalmente al fine di ottenere il tempo di esposizione massima permessa per rispettare il limite di legge considerato. Si distinguono le seguenti parti:
Tempi di esposizione da irradianza: sono considerate le principali grandezze che si devono valutare nei luoghi di lavoro, distinte dalle lettere dell'alfabeto con cui sono elencate nell'allegato. Si inserisce il valore dell'irradianza/radianza con sorgente attiva e quello del fondo, con sorgente non attiva, ed il calcolatore fornisce il tempo di esposizione massimo sia come secondi totali che come ore-minuti-secondi. Nel caso di sorgenti di UV, quando il tempo di esposizione potrebbe superare le 8 ore giornaliere (ad esempio in presenza di sorgenti nelle degenze degli ospedali), viene calcolata la percentuale della dose massima permessa, considerando un tempo di esposizione all'irradianza immessa pari a 24 ore.
Irradianza Eir limite in funzione della temperatura ambiente (ICNIRP “statement on infrared radiation exposure”, 2006): In questa sezione viene considerata l’estensione del limite Eir che si ottiene, in accordo al documento ICNIRP citato, quando l’esposizione avviene in un ambiente a temperatura inferiore a 37°C. In caso di basse temperature infatti il riscaldamento della parte anteriore dell’occhio a parità di irradianza incidente è minore per via del contatto con l’aria fredda, di conseguenza per ottenere lo stesso innalzamento della temperatura dell’occhio è necessaria un’irradianza maggiore. Tale metodica non è prevista nel D. Lgs 81/08 quindi la sua applicazione richiede un’accurata valutazione di tutti gli aspetti inerenti il teatro espositivo ed i soggetti coinvolti.
Anche in questo caso i dati in ingresso sono l’irradianza della sorgente e quella del fondo, oltre alla temperatura ambiente, mentre i dati in uscita sono i soliti della corrispondente riga della sezione precedente.
Irradianza in funzione della distanza per sorgenti lineari da ISO 15727:2020: viene fornita una formula per calcolare l'andamento dell'irradianza in funzione della distanza, lungo l'asse di una sorgente lineare lambertiana. Nella prima parte il foglio di calcolo utilizza questa formula per calcolare a partire dalla lunghezza della sorgente e dal valore di irradianza misurato ad una data distanza, il valore di irradianza valutato alla distanza scelta.
Nella seconda parte a partire dalla lunghezza della sorgente, dalla potenza totale emessa e dalla distanza scelta, viene calcolata l’irradianza alla distanza selezionata.
Irradianza in funzione della distanza per sorgenti estese circolari: in analogia allo strumento precedente, viene fornita una formula per valutare l'andamento dell'irradianza lungo l'asse di una sorgente circolare lambertiana.
Fotometria
Sono forniti alcuni strumenti per il calcolo delle principali grandezze fotometriche e la conversione fra angoli piani e solidi. Le sorgenti considerate sono sempre puntiformi.
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