Tali lavorazioni rientrano a pieno titolo nel campo di applicazione del Capo III del TITOLO VIII del D.lgvo 81/08.
La valutazione del rischio vibrazioni andrà effettuata utilizzando la procedura generale descritta al punto C.2.
Per tali lavorazioni, così come per tutte le attrezzature che espongano a singoli impatti o ad impatti ripetuti, quali ad esempio martelli manuali, avvitatrici ad impatto, pistole chiodatrici etc. sono in corso studi volti a determinare una metrica appropriata di quantificazione dell'esposizione, in quanto la maggior parte degli studi epidemiologici e sperimentali inerenti il rischio espositivo a vibrazioni M/B non hanno riguardato tali tipologie di esposizioni. (ref. IFA report 5/2017)
In genere la valutazione del valore di A8 per tali tipologie di lavorazioni andrà effettuata stimando l'accelerazione ponderata in frequenza (aw) associata al singolo impatto e valutando il numero di impatti/giorno che la lavorazione comporta.
Le vibrazioni associate all'impiego di martelli manuali sono caratterizzate da elevata variabilità e e l'effettuazione delle misure è in genere complessa.
Si consiglia l'uso dei dati pubblicati in banca dati.
I valori di esposizione in termini di A8 per un martello manuale tradizionale del peso di 0.5-0.8 Kg usato su metallo possono essere stimati assumendo che il valore medio ahw misurato su 1 colpo su 1 secondo sia tipicamente 60+/-20 m/s2 (ref. IFA report 5/2017).
Per tali lavorazioni la valutazione del rischio dovrà sempre prevedere l'attuazione di quanto segue:
- Riduzione dell'esposizione a valori minimi compatibili con le lavorazioni svolte e con le tecniche disponibili
- Uso di martelli dotati di sistema anti-vibrazione, a basso peso e con impugnatura ergonomica
- Ottimizzazione della posizione di lavoro per evitare il sovraccarico meccanico degli arti e le lavorazioni in posture incongrue